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ANGELO TORCIGLIANI

BENVENUTI  AL MERLO

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Ambiente caldo e ricercato nei particolari, come sfondo una miriade di bottiglie.

Attraversando una bella e selezionata gastronomia, che sembra augurarti Buon appetito, si accede all’ambiente ristorante, dove il personale di sala, affabile e gentile, ti saprà guidare in una serata all’insegna del buon vino e dell’ottimo cibo.

Questa tipologia di ristoranti, definita “dietro Banco”… si …dietro il banco della bottega di famiglia, da anni accompagna il cuciniere Angelo in questa bellissima e appassionante avventura. Qui la famiglia è presente e si sente tutto il calore umano che sanno proferire. Sapienti mani, cotture impeccabili, ottime materie prime e, non per ultima, la mamma, sfoglina emiliana di rara maestria, che saprà tramite il figlio Angelo allietarvi con paste fatte in casa ripiene e non.

I vicini monti portano in tavola prodotti straordinari, ma avere il mare a 3 km e l'aver giocato, da bambino, assieme ai pescatori aiuta a portare in tavola notevole pesce e frutti di mare unici.

 

PRENOTAZIONI

 

Per prenotazioni al ristorante Il Merlo

tel: 0584/1660839

cell. 338 3721892

Via S.Bernardini,660 -  55041 Lido di Camaiore (LU)

info@ilmerlocamaiore.it

ristoranteilmerlo@gmail.com

Chiuso Martedì e Mercoledì a pranzo

menù alla carta primi

menù alla carta secondi

i nostri dolci

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ENOTECA

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Non una carta dei vini, ma dei vini selezionati, ricercati, cercati questo ho fatto per anni, ho cercato cibo quando non si cercava cibo, ho cercato vino quando non si cercava vino, dopo anni e anni la passione per la ricerca è sempre forte, questo è il mio mondo, questo è il mio modo.

Non cerco in Voi approvazioni, cerco in Voi emozioni.

 

Angelo Torcigliani

 

Non abbiniamo ma godiamo, dalla cucina escono buoni cibi accompagnateli con vini buoni.

 

 

GASTRONOMIA SEDE DI CAMAIORE

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Una cosa sono i figli, un'altra gli eredi: della magnifica epopea di Peppino e Mirella Cantarelli avanza più di qualche briciola su un tovagliato di Fiandra in bianco e nero. Per capirlo basta recarsi al Merlo di Camaiore, ristorante oramai leggendario che affaccia la sua sobria porticina sulla strada provinciale, accanto alla vetrina della gastronomia da cui è sbucato fuori per partenogenesi. Prosciutti di Parma appesi sopra un lungo bancone vetrato carico di delikatessen non solo toscane, non solo italiane. E forme di Parmigiano Reggiano scelte direttamente ai caseifici, come le cosce dei maiali, fatte poi maturare conformemente ai desiderata della casa. Marchiate infine con il nome della gastronomia, Claudio, perché è da una conoscenza maniacale del prodotto che è cominciata questa storia italiana, ormai giunta alla sua terza generazione ed impennatasi nel twist della ristorazione come il pallone calciato in goal dal fuoriclasse. Non si fatica a immaginare Mario Soldati suonare il campanello di casa, in uno sliding doors con Samboseto. Lasciata la dimora ormai sigillata nella Bassa Parmense per cercare calore e calorie altrove. Erano gli anni ’60, quando Orio Vergani scriveva: “La cucina italiana muore”, per indiziati la dilagante industria alimentare e l’emancipazione femminile; il 1963 quando nonno Guido appuntava su un foglio volante lettere che oggi incutono soggezione: Pouilly Fuissé 17,50, Margaux 18,90… Ditta Torcigliani Guido, si legge nell’intestazione delle ordinazioni, oggi appese a una parete del locale. Due salette che hanno conservato un’atmosfera di casa, subito prima della cucina. Pavimenti in cotto o in graniglia, colori caldi come salse al fuoco, arredi tutt’altro che sfarzosi. Veniva sì da una famiglia di ristoratori, nonno Guido, perché il primo Merlo aveva spiccato il volo dal braccio di suo padre, che durante il fascismo aveva mandato avanti una trattoria consacrata alle specialità toscane come trippa e baccalà. Battezzata secondo il soprannome della gens Torcigliani (Merlini) e distrutta dai bombardamenti, ahimè. Il figlio dal canto suo si era dato alla falegnameria, finché una scheggia non gli aveva portato via, insieme a un occhio, la pialla e lo scalpello. Da quel momento si sarebbe occupato del bar con alimentari nella piazza del paese, trasformato dalla passione per le cose buone nella piccola San Sebastian della Versilia. Fu lui, per fare solo un esempio, a portare per primo il caffè Illy a Camaiore. E dopo di lui il figlio Claudio, classe 1937, a superare d’impeto un’altra barriera: quella della cucina, costruita dal nulla e affidata alla moglie Romana, azdora di quelle di una volta, cresciuta a Correggio in una famiglia numerosa, dove l’approntamento dei pasti era un’attività semiprofessionale. Dalle sue mani uscivano 4 o 5 piatti emiliani, soprattutto paste fresche, le stesse che oggi si alternano alle pietanze di Angelo in carta. Per modello Cantarelli, conosciuto da Claudio durante le sue escapades gourmandes nei migliori ristoranti italiani, punto di riferimento anche per la composizione degli impasti. Cosicché negli anni ’70, per lasciare spazio ai tavolini e all’enoteca, la gastronomia traslocò al piano terra della palazzina contigua, appositamente costruita. Tratto da "La Madia" 2015 articolo di Alessandra Meldolesi

CATERING SEDE DI CAMAIORE

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un nuovo modo di concepire il catering; abbiamo fortemente voluto portare la qualità che si può assaporare al nostro ristorante anche al vostro domicilio, o in una location da Voi scelta, non cibi precotti, non cibi provenienti da service di cottura, ma un vero Chef una vera brigata che sa definire assieme a Voi un menù, perfettamente realizzabile, la qualità per noi è un qualcosa di irrinunciabile.

Assieme ad allestimenti e scenografie personalizzate, una vera artista del floral&decor design, Vi sapranno accompagnare per realizzare un giorno

indimenticabile.

Per informazioni ed ulteriori approfondimenti:

Paola Bruno

Perfect Party

www.perfectparty.it

paolabruno.events@gmail.com

M +39.3409536052

CONTATTI

tel: 0584/1660839

cell. 338 3721892

Via S.Bernardini,660 -  55041 Lido di Camaiore (LU)

info@ilmerlocamaiore.it

ristoranteilmerlo@gmail.com

Chiuso Martedì e Mercoledì a pranzo

 

p.i. 0248730461

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photo e concept by Lido Vannucchi     construction site and  graphics by  Barbara Laschi